Con riferimento ai dolorosi accadimenti che hanno recentemente coinvolto iscritti all’Albo dell’Ordine dei Medici Veterinari di Messina, operanti a vario titolo in seno alla Pubblica Amministrazione, di cui vasta eco è stata data dagli organi di stampa, preliminarmente il Presidente dello scrivente Ordine ritiene di esprimere solidarietà e gratitudine alle Forze dell’Ordine e alla Magistratura; consequenzialmente alle loro attività, sono già state dovutamente avviate le correlate procedure per l’adozione dei provvedimenti di sospensione dall’esercizio della professione dei medici veterinari sottoposti a misure restrittive della libertà personale, in attesa di successivi sviluppi.
Ciò premesso, purtuttavia si rende necessario effettuare alcune precisazioni nell’interesse della cittadinanza, per evitare che informazioni sanitarie fuorvianti ed immotivatamente allarmanti raggiungano i consumatori.
La normativa vigente, previo esame ispettivo che ne accerti la sicurezza ai fini della commercializzazione, prevede abitualmente che le carni di animali risultati positivi a controlli sanitari per brucellosi e/o tubercolosi, riconosciuti infetti, vengano destinate al libero consumo; ne discende come detta fattispecie risulti chiaramente normata ed i medici veterinari ispettori non possano che attenersi alle statuizioni legislative preposte a disciplinarne l’attività.
Implicitamente l’acquisto di alimenti di origine animale provenienti da filiere controllate risulta sempre consigliabile, dovendosi rifuggire approvvigionamenti motivati dalla ricerca di una solo ipotizzata “genuinità” che più facilmente, seppur inconsapevolmente da parte del consumatore, si presta ad alimentare circuiti commerciali illegali.
Ulteriormente, in merito alla asserita «inefficacia dei piani di risanamento delle malattie infettive degli animali, che sarebbe spettato ai medici veterinari dell’Asp», confidando incondizionatamente nell’operato delle Forze dell’Ordine, che si invitano a perseverare nella propria opera di accertamento di responsabilità, si ritiene conducente rifarsi a quanto dichiarato nella nota di questo Ordine prot. n. 174 del 20.05.2016, allegata alla presente per immediatezza visiva, laddove si invitava “il Governo Regionale ad interrogarsi sull’opportunità di avviare una indagine interna volta a valutare se, a seguito della condotta tenuta dai propri uffici, siano stati creati i presupposti necessari a garantire adeguate condizioni operative ai medici veterinari che operano in seno al sistema sanitario regionale”.
Nel merito, infatti, in assenza di qualsivoglia volontà giustificativa rispetto all’eventuale avvenuto concretizzarsi di fattispecie criminose, è doveroso segnalare come questo Ordine nel corso dell’anno 2016 sia stato destinatario, per conoscenza, di due esposti sottoscritti da numerosi medici-veterinari che operano nella qualità di specialisti interni presso l’A.S.P. di Messina i quali, fiduciosi nell’operato delle autorità preposte alle quali si sono rivolti, denunciavano “come soggetti operanti in seno alla Pubblica Amministrazione, a livello regionale e/o aziendale, nello svolgimento delle loro funzioni abbiano posto in essere verosimilmente degli abusi e/o omissioni dai quali sono scaturiti, nei confronti degli scriventi, conseguenziali gravi danni di ordine patrimoniale e non patrimoniale, oltre che professionale”.
Ovviamente, quale Organo Ausiliare dello Stato, l’Ordine dei Medici Veterinari di Messina reitera piena e totale disponibilità, nei limiti delle competenze istituzionalmente riconosciutegli, al fine di collaborare nella individuazione di azioni risolutive che, transitando attraverso la “Professione Medico Veterinaria”, riverberino i propri effetti in favore della cittadinanza ed a garanzia del rispetto dei dettami di Sicurezza Alimentare sul territorio messinese.
Messina, li 16.12.2016
All. C.S.
Il Presidente
Dott.ssa Iole De Luca