Al fine di dirimere ogni dubbio in merito all’obbligo, sussistente in capo ai medici veterinari dipendenti presso enti pubblici, di versare la quota annuale di iscrizione all’Albo, si chiarisce quanto segue.
Allo scrivente Ordine non viene riconosciuto alcun titolo per agire nei confronti di enti (Università, AA.SS.PP. etc) al fine di riscuotere le somme relative alla quota annuale di iscrizione dovuta da ogni iscritto mentre, di converso, sullo stesso incombe l’obbligo di chiedere e recuperare dette somme, per onorare le finalità istituzionali imposte dalla vigente legislazione.
Ne discende come i medici veterinari dipendenti da enti pubblici siano, comunque, tenuti al pagamento della quota di iscrizione, pari ad € 118,00 annui, con le modalità e nei tempi riportati sul sito istituzionale. Questi ultimi, qualora lo ritenessero, potranno personalmente agire nei confronti delle Amministrazioni di appartenenza, al fine di ottenere il riconoscimento, in via giudiziaria, dell’eventuale rimborso della somma correlata (Corte di Cassazione, sez. lavoro, n. 7776 del 16.04.2015).
Sulla scorta di quanto sopra, è appena il caso di accennare come il mancato versamento della quota de qua nei tempi previsti comporterà, nostro malgrado, la dovuta attivazione della procedura di recupero dei crediti vantati da questo Ordine, con maggiore aggravio di costi a carico degli inadempienti.
Come sempre, si resta a disposizione per eventuali chiarimenti dovessero rendersi necessari.